Neurodiversity Competence Project

Competenze nella neurodiversità

Le persone con forme di neurodiversità, che impattano sulle capacità cognitive comportando la necessità di un’assistenza continuativa e notevoli difficoltà di inserimento lavorativo, in Italia sono un fenomeno rilevante che interessa non meno di settecentomila persone e famiglie, in progressivo aumento.

Le leggi sull’inserimento mirato, l’assistenza sociale e le agenzie per il lavoro mitigano il problema senza però risolverlo, sono molte le persone in queste condizioni che pur avendo delle competenze latenti che potrebbero potenzialmente essere spese sul mercato del lavoro rimangono al di fuori della vita attiva, gravando sulle famiglie e costi pubblici. Ciò avviene sia perché non esistono al momento strumenti adatti a mettere in luce e potenziare tali competenze latenti, sia perché non esiste neppure una consapevolezza sufficientemente diffusa che ciò possa essere fatto, come possa essere fatto e i risultati che può dare.

Il CEQF e il Laboratorio di neuroscienze e società della SISSA, nell’ambito delle proprie complementari attività di ricerca legate alle competenze, propongono di mettere a punto gli strumenti adeguati per poter effettuare uno screening su persone con neurodiversità, ed innescare un processo virtuoso e strutturato per massimizzare le loro possibilità di inserimento lavorativo.

Disporre di dati e di un quadro consistente di quali siano le competenze cognitive e non cognitive potenziali nelle situazioni di neurodiversità, di come valutarle, misurarle e potenziarle, consentirà alle istituzioni di affrontare in modo più efficace il problema, alle aziende di potersi avvalere di persone che mai avrebbero pensato di poter inserirle con successo nelle proprie attività, e alle famiglie di recuperare fiducia per un possibile futuro dei loro figli.


Not everything that counts can be counted, and not everything that can be counted counts


Il progetto

I portatori di significative neurodiversità cognitive sono colloquialmente chiamati disabili quando si voglia sottolineare un certo grado di inadeguatezza lavorativa cioè il non essere abili a certe mansioni, o il più politicamente corretto diversamente abili quando all’opposto si desideri sottolineare che, nonostante le limitazioni intrinseche, sono in grado di offrire un qualche contributo lavorativo. Entrambi i termini comunque introducono un’accezione di incongruenza, di differenza, di discriminazione ovvero una forma di minus artes che contraddistingue queste categorie.

Ma tutti noi siamo disabili in qualcosa ed abili in qualcos’altro. Troviamo quindi più corretto, sia sul piano sostanziale, formale ed umano, mettere in luce le abilità, talvolta addirittura superiori a quelle dei soggetti normodotati, che spesso queste categorie posseggono. Effettuare cioè una loro profilazione sulla base delle competenze possedute, cognitive e non cognitive, più che sulle limitazioni derivanti dalla propria neurodiversità. Se vogliamo, una sorta di discriminazione positiva.

Un assessment delle competenze individuali consente sia scoprire le modalità tramite le quali il soggetto portatore di neurodiversità può eccellere nel mondo del lavoro, conquistando così una propria indipendenza della famiglia di sostegno e dignità personale, sia comprendere quali direzioni poter intraprendere per aumentare ulteriormente le proprie capacità e lenire le debolezze.

Ciò può risultare particolarmente utile anche per i datori di lavoro soggetti agli obblighi della legge 68/99 sul collocamento mirato. Per soddisfare questi obblighi il datore di lavoro spesso si ritrova a dover assumere personale di cui non ha strettamente bisogno affidandogli incarichi di scarso valore. Laddove il portatore di neurodiversità potesse invece essere scelto per sue peculiari competenze, il datore di lavoro troverebbe soluzione alle proprie esigenze e non solo il mero assolvimento di un obbligo sociale.

Ragioni del progetto

Il progetto parte dalla considerazione che fino ad oggi il problema delle neurodiversità non è mai stato affrontato sistematicamente in termini di individuazione e valorizzazione delle competenze, per vari motivi:
perché non sono ancora stati sviluppati criteri e strumenti per poter condurre compiutamente una corretta valutazione delle competenze in questo tipo di persone;

le famiglie non sanno che ciò potrebbe essere fatto e i benefici che comporterebbero;

le organizzazioni di sostegno hanno bisogno di strumenti specifici per superare l’attuale ruolo prevalentemente attento al riconoscimento di diritti e assistenza;

le aziende non sanno che potrebbero inserire con successo quei portatori di neurodiversità, che posseggono competenze utili lavorativamente;

più in generale perché la cultura delle neurodiversità è poco diffusa e male conosciuta, e si tende a restringerla ai casi più gravi ed osservarne solo gli aspetti deficitari.

A chi si rivolge

Il progetto si rivolge ad Enti pubblici e privati (Regioni, Agenzie nazionali, Fondazioni) che condividono la finalità di analizzare, sviluppare e sperimentare un modello di riconoscimento, validazione e registrazione di competenze cognitive e non cognitive di persone con neurodiversità, al fine di promuovere più efficaci politiche attive del lavoro.

Cosa realizza

La proposta si articola in attività modulari che producono output che permetteranno la definizione di:

procedure operative che consentano la realizzazione di servizi di individuazione, validazione, formazione e certificazione di competenze per persone con neurodiversità;

i framework delle competenze cognitive e non cognitive necessari per realizzare i servizi;
gli standard di servizio per le organizzazioni in modo da poter accreditare e riconoscere gli operatori che a regime le amministrazioni potranno incaricare delle attività sull’utenza;

indicatori utili per definire i costi standard che consentano alle amministrazioni di determinare il fabbisogno finanziario per l’erogazione dei servizi di validazione, certificazione di competenze.

La proposta prevede il rilascio di questi prodotti in conformità con le norme e i principi metodologici previsti nel campo dell’individuazione, validazione e certificazione delle competenze.

Project Promoted and Sustained by

CEQF

Competency Evaluation and Qualification Frameworks

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